La conformazione dell’isola di Stromboli si è protratta per tutto il periodo inquadrata nei sottosistemi denominati “Crateri Attivi” e “Fili di Baraona”. Il periodo è quello negli anni 1631 fino al 1730. ù Un consolidamento della “Sciara del Fuoco” e della “Rina Grande”.
L’Era Eruttiva 6b-6c identifica proprio queste formazioni, come indicato nella mappa soprastante, con l’attività vulcanica che vediamo ai nostri giorni.
SCIARA DEL FUOCO
A partire dal 400 d.C. iniziò a formarsi il Pizzo sopra la fossa: il crinale da cui tutti gli escursionisti osservano l’attività stromboliana. Durante quella che gli esperti chiamano Età eruttiva 6a, si consolidarono quelle forme vulcaniche dell’isola che, in linea di principio, vediamo oggi. Nel 360 d.C. si forma la zona di San Bartolo e quella detta delle Chiappe Lisce. Successivamente, intorno al 355 d.C., si ha la formazione del Bastimento, che dà il nome al sottosistema indicato dai vulcanologi. Dopo questo periodo le formazioni che hanno modellato l’isola hanno attraversato quel periodo detto delle Roccette, durante il quale si è verificata la formazione della Sciara del Fuoco, delle stesse Roccette e della cosiddetta Fossetta (1350 d.C.).
Nel periodo relativo alla quinta epoca eruttiva, nel periodo inquadrato con il nome di Punta dei Corvi, nell’Età eruttiva 5b-c, circa 8.000 anni fa la formazione fu documentata nel Cannestrà; poi Labronzo (7,5 mila anni fa); Piscità; il Vallonazzo (6.500 anni fa); il Fire Tympanum (6,8 mila anni fa); la formazione di Vigna Vecchia (7,1 mila anni fa).
Successivamente, in quella che viene definita epoca neostromboliana, si ebbe la formazione delle Secche di Lazzaro (5222 d.C.), Serro Adorno (4000 d.C.), Semaforo Labronzo (4000 d.C.).